Fin dalla pubblicazione del decreto ci siamo armati non solo perché la Didattica a Distanza potesse funzionare, ma affinché portasse con sé l’apertura ad un orizzonte ampio, la scoperta di un mattino che è già ora e che dà senso e valore al sacrificio di tutti. 

“Sarà mattino e ricomincerà l’inaudita scoperta, l’apertura alle cose” (Cesare Pavese). Così recita la frase che sta accompagnando l’anno scolastico degli studenti delle medie. Abbiamo accolto questo inizio anno come un bel mattino, come la promessa di un’avventura di libertà, novelli Magellano alla scoperta del mondo. 

Ora, in seguito al DPCM del 4 novembre, i nostri ragazzi sono tornati ad essere chiusi nelle loro camere, avvolti nelle loro cuffie, nascosti dietro ad uno schermo. La promessa sembra svanire, la nebbia calare sul mattino… Eppure…

Fin dalla pubblicazione del decreto ci siamo armati – insegnanti, studenti e famiglie – non solo perché la Didattica a Distanza potesse funzionare, ma affinché portasse con sé l’apertura ad un orizzonte ampio, la scoperta di un mattino che è già ora e che dà senso e valore al sacrificio di tutti. 

I tempi burocratici ci hanno fatto anche guadagnare un giorno, un giorno in più, un giorno regalato durante il quale qualcuno dei ragazzi che avevano concluso la quarantena fiduciaria si è potuto sedere nuovamente al suo banco e abbracciare con uno sguardo grato i propri compagni, godere della concretissima presenza dei loro insegnanti ed essere testimone ai propri amici che non si è soli neppure chiusi in casa dietro ad uno schermo.

Come è possibile questo? C’è una condizione: che quello schermo si faccia finestra! Una finestra sul mondo, sulla scuola, una finestra che lascia entrare ciò che di prezioso c’è per la vita di ciascuno, una finestra che, lasciando entrare la luce del mattino, rilanci verso l’inaudita scoperta.

Oggi, primo giorno di DaD, per le seconde e le terze medie lo schermo si è fatto finestra, ed ha lasciato entrare Achille, ha lasciato entrare Gorbačëv e Giovanni Paolo II. E mentre il suono di qualche aspirapolvere si incrociava con quello della campanella la scuola si è fatta, l’incontro è avvenuto, l’inaudita scoperta ha invaso le case!

 

Luciana Zelioli