In classe terza il momento della scrittura di testi è diventata l’occasione per riflettere sul dono che è la scuola per ciascuno. Dalle parole di questi bambini, che nel precedente anno scolastico hanno sperimentato la lontananza dalla propria aula, dai compagni e dalle maestre, si percepisce un forte senso di appartenenza ed emerge viva la consapevolezza che la SCUOLA è un DONO.

Ecco alcuni stralci dei testi dei bambini:

“Ho capito che la mia scuola mi fa sentire bene. Sono grato della vicinanza dei miei compagni e degli insegnanti perché è bello imparare insieme. La mia scuola è un dono perché è come un’altra famiglia che ci fa imparare nuove cose.” (Giacomo)

“Quando sono tornato in classe mi si sono illuminati gli occhi ed è stato bellissimo, poi finalmente abbiamo fatto lezione insieme.” (Gabriele)

“Io sono grata per questa meravigliosa scuola, ringrazio che siamo tornati a lavorare in presenza e che accanto a me ho dei meravigliosi insegnanti. La mia scuola è un dono perché c’è una preside geniale e divina che sceglie insegnanti perfetti.” (Elena)

“La mia scuola è un dono perché mi permette di vedere i miei compagni e le maestre ogni giorno in presenza.” (Filippo)

“La mia scuola è un dono perché qui si possono imparare tante cose belle.” (Alessandro)

“Quando ho potuto tornare a scuola è stato super emozionante e soprattutto è stato come se fossi tornata a casa, ma con tanti amici. In questo periodo non voglio stare a casa il sabato e la domenica e non vedo l’ora che arrivi il lunedì per stare più tempo vicino ai miei compagni ed insegnanti.” (Ginevra)

“Quando a settembre ho ricominciato ad andare a scuola avevo il batticuore. Appena entrata in classe ho notato che le maestre avevano posizionato dei bollini arancioni sul pavimento per poterci permettere di mettere i banchi ben distanziati e poter così rimanere in classe. […] Durante la gita di inizio anno le maestre hanno posizionato delle grosse scatole facendo comparire la scritta “Che dono oggi: la mia scuola!” e in quel momento ho capito che era davvero un dono la mia scuola, perché ero circondata dai miei amici e dai miei insegnanti.” (Francesca)